Cementificio: chi governa dimentica le sue colpe

Continua l’utilizzo strumentale da parte dell’amministrazione di Castrovillari della delicata e grave vertenza relativa al cementificio. Dopo il giovane consigliere rampante a cui è stato evidentemente dato incarico di “aprire le ostilità” nei confronti delle Liste Civiche, ecco scendere in campo il capogruppo. Cambiano i figuranti, ma la sostanza degli interventi no. Nervi scoperti e coda di paglia: è quello che dimostrano anche le patetiche elucubrazioni, sul delicato problema dei lavoratori del cementificio, del capogruppo PD al Consiglio comunale di Castrovillari. Così, si continua con il fuoco di fila delle mistificazioni, per allontanare ogni possibile –e fondata- critica a politici e sindacalisti. Questa volta a parlare è uno che da sempre al potere dà del tu ma che da sempre è abituato a distribuire ad altri responsabilità tutte proprie. Ecco dunque, a fronte di comportamenti evidentemente dilatori e omissivi, tenuti dalla precedente amministrazione Lo Polito -che vedeva l’attuale capogruppo PD in prima fila- la ricerca di “colpevoli” che ne possano giustificare il fallimento di ieri che si ripropone nel fallimento di oggi. Peccato che le motivazioni addotte siano, come al solito, fantasiose e indimostrabili, i soliti pettegolezzi, le solite chiacchiere da marciapiede che è ormai l’unico tipo di politica che questi personaggi sono in grado di “produrre”. Ma, peccato, soprattutto, che i fatti dimostrino una realtà ben diversa da quella invocata dall’improvvido capogruppo PD. Bastano due semplici domande a confutare il nebuloso e patetico complottismo adombrato nell’intervento del capogruppo. La prima è: ma chi ha governato e attualmente governa, qualche responsabilità rispetto ai risultati ottenuti ce l’ha o no ? O è sempre comunque colpa di chi al governo della città non è –ancora- stato mai ? E l’altra domanda, concreta e pesante come un macigno è: dopo la pubblicazione del piano industriale Italcementi che risale a dicembre 2012 –ben tre anni fa !-, quali iniziative concrete e dimostrabili hanno messo in campo i politici locali, provinciali e regionali, nonché i sindacalisti d’ogni ordine e grado a tutela dei lavoratori del cementificio? Ed anche per lo sviluppo occupazionale dell’intera area del Pollino ?
Auguriamoci che tali bassezze politiche non portino a colpevolizzare perfino Sua Eminenza, reo di non aver pregato abbastanza.

Il coordinamento delle liste civiche di “Solidarietà e Partecipazione”

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