Legge sul Verde Urbano, Laghi ne sottolinea l’importanza e la condivide con tutti i comuni calabresi.

«La Calabria, prima in Italia, si è dotata di una legge regionale, la numero 7 del 2024, in materia di valorizzazione delle aree verdi e delle formazioni vegetali in ambito urbano». Così il Capogruppo in Consiglio Regionale di “De Magistris Presidente”, Ferdinando Laghi, accende i riflettori sulla legge sul Verde Urbano, da lui proposta, che dona alla Calabria uno strumento fondamentale in tema di tutela ambientale. Infatti, questa legge fornisce agli enti locali indirizzi per riqualificare, progettare, gestire, tutelare, fruire e manutenere, secondo criteri di sostenibilità ambientale, il capitale naturale nel contesto urbano. Tutto ciò con l’obiettivo di incentivare l’adozione più ampia possibile degli strumenti di pianificazione del verde da parte dei Comuni, ivi compresa l’implementazione di approcci gestionali corretti finalizzati a contrastare i cambiamenti climatici, migliorare la qualità ambientale e la salute dei cittadini.

«Questa legge -spiega il consigliere Laghi-, oltre che alle amministrazioni, fornisce anche una importante possibilità di intervento per i cittadini, le associazioni, i comitati che possono ora disporre di uno strumento di cui si sentiva grande necessità, in primo luogo per contrastare la mala pratica della capitozzatura che tanti gravi danni continua ad arrecare al Bene Comune rappresentato dal verde urbano.

Abbiamo lavorato -sottolinea Laghi- per offrire ai comuni uno strumento che possa difendere le aree verdi, tutelando la qualità ambientale attraverso prescrizioni da rispettare, quali il preservare dal danneggiamento e dall’abbattimento la vegetazione arborea cittadina; incrementare all’interno dei propri territori le alberature nelle strade e nei luoghi pubblici in genere; censire, pianificare e progettare l’implementazione di reti ecologiche cittadine. E, allo stesso tempo, abbiamo previsto alcuni divieti come quello di capitozzare, abbattere, eradicare, danneggiare alberi e siepi; danneggiare le reti ecologiche cittadine; intervenire nei periodi di nidificazione sulla vegetazione ospitante l’avifauna; asfaltare, pavimentare o cementificare le aree verdi. I comuni potranno richiedere gratuitamente piante a Calabria Verde, e a quelli che rispetteranno le norme contenute nella legge saranno riconosciute anche delle premialità».

Il 21 marzo 2024 il testo della legge è stato inviato via pec a tutti i comuni calabresi per poter essere conosciuto tempestivamente e applicato al meglio.

Ufficio Stampa

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