Intimidazione a ditta, Laghi: «Contro la criminalità organizzata serve l’impegno di tutti»

Intimidazione a ditta, Laghi: «Contro la criminalità organizzata serve l’impegno di tutti»
All’indomani dell’ennesimo attentato ai danni di un’impresa impegnata sul cantiere della 106, appello del capogruppo di “De Magistris presidente” in Consiglio regionale alle forze “sane”
del territorio: «Escalation preoccupante, istituzioni e società civile facciano fronte comune
a tutela della legalità»
TREBISACCE – «Esprimo la mia solidarietà alla ditta “Laino” di Trebisacce, impegnata sul cantiere del terzo megalotto della 106 e vittima nei giorni scorsi di un vile attacco da parte della criminalità organizzata». A dichiararlo è il capogruppo di “De Magistris presidente” in Consiglio regionale, Ferdinando Laghi. «Due persone a volto coperto hanno tentato brutalmente di fare irruzione nei locali dell’azienda, salvo poi scappare alla vista dei carabinieri. È l’ennesimo tentativo – fa notare Laghi -, di intimidire le imprese “sane” del territorio, che a queste intimidazioni non si vogliono piegare. La ditta, infatti, già in precedenza era finita nel mirino della ‘ndrangheta, che aveva dato alle fiamme cinque mezzi pesanti, e la stessa sorte è toccata ad altre aziende che operano nel medesimo settore. Una sequela di attentati che non può non destare allarme: la criminalità organizzata sta di fatto assediando i cantieri e mettendo a repentaglio non solo le proprietà delle ditte, ma anche la popolazione dell’Alto Jonio e della Sibaritide, costretta a vivere in un clima di preoccupazione e paura».
«Mai come adesso – continua il capogruppo di “DMP” -, istituzioni e società civile devono fare fronte comune con le forze di polizia, che già da tempo hanno dato l’allarme su possibili escalation della criminalità organizzata, a tutela della legalità e per evitare le ricadute nefaste che il verificarsi di tali episodi produce sia sullo sviluppo economico che a livello di immagine, arrecando un danno gravissimo ai territori colpiti. In ogni caso, questi fatti delittuosi, che continuano a ripetersi, credo impongano una maggior presenza dello Stato sul territorio, con un adeguato potenziamento delle forze dell’ordine, per poter sempre più efficacemente rispondere all’aggressività malavitosa».
«In qualità di componente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta – conclude Laghi -, sono personalmente molto preoccupato per quanto sta accadendo e invito l’intero tessuto sociale sano delle nostre Comunità a impegnarsi sempre più attivamente per difendere la nostra splendida e martoriata terra dagli attacchi di chi, usando le armi della forza e della violenza, vorrebbe imporvi il proprio controllo».
Ufficio stampa
18-07-2022

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